Le CER, comunità energetiche rinnovabili, nascono con lo scopo di favorire l'autoconsumo virtuale di energia prodotta da fonti rinnovabili e dunque ridurre le emissioni di CO2.
I benefici coinvolgono tutti, a livello ambientale, economico e sociale.
La comunità energetica è composta da un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti e autorità locali; essi si dividono in produttori, consumatori e prosumer (sia produttori, sia consumatori).
La CER deve essere costituita legalmente, quindi avere autonomia giuridica ed essere dotata di uno statuto e di un regolamento. Infine deve essere presente un responsabile, che gestisce la comunità energetica e si interfaccia con il GSE.
I partecipanti mantengono i loro diritti come clienti finali e possono quindi scegliere liberamente il fornitore di energia ed hanno la facoltà di uscire quando lo desiderano.
I requisiti per entrare a far parte di una CER sono sostanzialmente tre:
- la potenza dell'impianto di produzione di energia non deve essere superiore a 1MW
- la data di entrata in esercizio dell'impianto deve essere successiva a quella della creazione della comunità energetica
-l'impianto non deve beneficiare di altri incentivi (ad esclusione del PNRR)
Gli incentivi che si ottengono dall'entrata in una CER verranno erogati per 20 anni e sono composti da una tariffa incentivante (a seconda della taglia dell'impianto e della regione in cui si trova) e da un corrispettivo di valorizzazione (fornito dall'ARERA, che varia annualmente a seconda dell'andamento del mercato dell'energia).
Viene proposto inoltre un contributo in conto capitale pari al 40% del costo dell'investimento, stanziato dal Fondo PNRR, per le CER ubicate in comuni con meno di 50.000 abitanti
Il nostro nuovo progetto propone un inserimento in una CER già esistente, in ogni parte d'Italia, evitando quindi i costi di formazione dell'ente giuridico e la responsabilità della gestione della comunità energetica.